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IL SANTO SEPOLCRO DI FIRENZE

I Rucellai nel quartiere di Santa Maria Novella

BELLEZZA SVELATA

Visita dalla facciata della Basilica di S. Maria Novella, Palazzo e Loggia Rucellai e ingresso alla Cappella del Santo Sepolcro di San Pancrazio (durata 2 H)

PANORAMICA

Nella Firenze del Quattrocento a ciascuna famiglia egemone spettano un palazzo, una loggia, una chiesa, una cappella funeraria, un quartiere, una villa e la famiglia dei Rucellai, parte dell’oligarchia al comando della repubblica fiorentina, si impone sul quartiere dominato dalla Basilica di Santa Maria Novella. Partendo proprio dalla facciata di Santa Maria Novella Leon Battista Alberti avvia la collaborazione con Giovanni Rucellai, che sembra corrispondere all’ideale committente ipotizzato dell’artista stesso. In Giovanni sembrano riuniti il senso della famiglia, la prudenza nella conduzione politica, l’equilibrio fra libertà e avarizia, la riflessione su fato e fortuna, l’oculatezza nello spendere denaro, il compiacimento delle opere d’arte possedute e delle muraglie, queste ultime tutte condotte dallo stesso Alberti. Vedremo come si delinea in modo coerente e sistematico il programma ideato per i Rucellai, espresso sulla facciata della Basilica, sul palazzo e la loggia, definitivamente compiuto nella Cappella funebre di San Pancrazio, dove è contenuto il tempietto a pianta rettangolare con abside, ispirato al Santo Sepolcro di Gerusalemme, in una equilibrata sintesi fra riferimenti orientali e classici, uniti alla tradizionale bicromia fiorentina. In Alberti si esprime a pieno quel concetto umanista per cui l’arte diventa un modo eletto di rappresentare la realtà che rispecchia in sé l’armonia del creato e del creatore.

Ritrovo in Piazza Santa Maria Novella, incontro con la nostra guida e inizio della visita, a seguire …

 

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